venerdì, ottobre 19, 2007

CASE

q-sfrattoNobile: «A mali estremi, estremi rimedi. Ma quale attacco alla proprietà privata!»

(11.10.07) - Questa mattina in tre municipi del comune di Roma, il IX, il X e 
l'XI, i rispettivi presidenti hanno requisito complessivamente 
250 appartamenti

per far fronte al drammatico problema dell'emergenza abitativa di alcune famiglie.


In vista della scadenza, il 14 ottobre prossimo, dell'efficacia del decreto che ha sospeso gli sfratti, Susanna Fantino, Sandro Medici e Andrea Catarci, per tutelare quegli affittuari sottoposti a procedura esecutiva hanno deciso di mettere in pratica la requisizione. «Si tratta di famiglie - spiegano i presidenti dei municipi - che sarebbero state inevitabilmente cacciate dalle loro abitazioni, nelle prossime settimane, e che avrebbero ulteriormente appesantito la già gravissima emergenza abitativa in città». In forza di queste ordinanze, per i prossimi tre anni, potranno invece restare nelle loro case, alle stesse condizioni contrattuali correnti. Tutto ciò in attesa che il programma comunale per l'edilizia agevolata e popolare possa realizzarsi e così offrire una più adeguata offerta abitativa.
Requisire si è rivelato uno dei più concreti strumenti per risolvere problematiche difficili e drammatiche di centinaia di
 famiglie sotto sfratto o senza casa, la maggioranza delle quali 
ormai in possesso di tutte le caratteristiche per poter usufruire di un alloggio popolare, che però non c'è.
Inoltre la requisizione interviene nei confronti di
 grandi e piccoli “furbetti del quartierino”, convertendo
, temporaneamente, il loro patrimonio privato dal quale la maggioranza delle 
famiglie era ormai sotto sfratto, in patrimonio pubblico a fini sociali.


Il diritto all'abitare, come ha ricordato poche settimane fa la stessa Cassazione, è un diritto sancito dalla Costituzione, un diritto inalienabile.
Concorde con l'azione dei tre presidenti Fabio Nobile, segretario romano del Pdci e capogruppo consiliare dei Comunisti italiani in Campidoglio, che ribadendo la necessità urgente di emanare un'ulteriore proroga degli sfratti afferma: «Se per fronteggiare questa emergenza serve anche requisire alloggi sfitti, come stanno già facendo i presidenti dei municipi IX, X e XI, ben venga anche questa soluzione. A mali estremi, bisogna dare estremi rimedi. Ma quale attacco alla proprietà privata!
Per rispondere alle esigenze sociali – aggiunge Nobile - bisogna usare in maniera efficace il patrimonio pubblico. Noi rilanciamo la proposta di destinare alla questione abitativa le caserme militari dismesse e l’enorme patrimonio pubblico».
(integralmente preso da www.larinascita.org)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Nei casi di sfratto , sono spesso due i diritti.

Personalmente se lo sfrattato non è ad altro reddito , sono favorevole a "costringere" il proprietario dell'immobile alla proroga del contratto.

Contratto che però dovrebbe essere aggiornato ai livelli di mercato con la differenza pagata dal pubblico.

Nei casi più estremi sono favorevole anche all'esproprio ma anche il proprietario dovrebbe essere ricompensato.

sarebbero così garantiti sia i guadagni del proprietario sia il diritto all'abitazione dei meno abbienti

i soldi per fare queste operazioni?

vai un po' a vedere il post in ML dedicato al bilancio della difesa

p.s.
si potrebbe anche pensare a rendere disponibile appartamenti nei piccoli paese (dove abbondano)

Anonimo ha detto...

questo Nobile è un grande...meno male che è rimasto ancora qualche comunista vero. A presto :)

ladytux ha detto...

@filomeno...bello di zia...dici a me dove si possono prendere i soldi??? Strillo da settimane! (ora arrivo)
Contratto aggiornato ai livelli di mercato? a roma una "camera" in coabitazione costa 700 euro... gli affitti stanno dai 1500 in su...dimme te.
Paesini, grottaferrata affitto minimo (in media) 1000 euro, genzano di roma 900...albano idem...
aridimme te.
io per un monolocale di 36mq pagavo 310 ...perchè amica di un' amica.
Quando abbiamo cercato due camere (una botta di radical chicchismo)il prezzo partiva da 800
Con uno stipendio solo e magari precario la vedo dura..ed è un paesino.
Basterebbe dare (e fare) le case popolari a chi ne ha diritto e non agli amici degli amici degli amici.
@draculia... io quando vedo ste puntate di piedi e questo coraggio sono fiera.
(a domani?)
besos rojos
ladytux