martedì, agosto 22, 2006

panico gay

mi va di diffonderlo.. la conoscenza è la prima arma di difesa e l'unico modo per riflettere.

tanti volti del panico gay
. Chi dice di odiare un ebreo è razzista, così com´è razzista chi disprezza gay e lesbiche. Lo ha detto il Parlamento europeo. Con una risoluzione ha equiparato la discriminazione nei confronti dell'omosessualità al razzismo e all'antisemitismo. La pensano così anche in California: la Camera ha approvato norme che fissano i limiti all'uso della strategia difensiva del "panico gay" nei processi criminali. Sarebbe un´ esaltazione emotiva invocata come attenuante dagli avvocati degli aggressori, sostenendo che i loro clienti, scoprendo che le vittime sono gay o trans, sarebbero presi dal panico reagendo con violenza. L´ultimo caso: un ragazzo trans viene ucciso da tre conoscenti quando scoprono che è biologicamente maschio. Dei tre, uno è stato scarcerato, due prosciolti dall´accusa di omicidio volontario. La California ha leggi molto dure contro i "crimini di odio". Ma finora è stato il teatro di un paradosso. Le leggi venivano in buona misura depotenziate con una riduzione delle sentenze proprio sulla base dell'odio per i gay, trasformato dai difensori in "paura". Se pensiamo agli episodi di antisemitismo, potremmo attenuarli facendo leva sul "panico ebreo"? Ragioniamo. La paura del diverso è una forma di odio (quante volte rivolto dagli omosex verso se stessi…) che chiamiamo paura in ossequio a un garbo da salotto buono. L´odio è razzismo, come l´omofobia. Contro le discriminazioni ai danni di omosex si è pronunciato il Parlamento europeo. Contro il pronunciamento si è dichiarato Luca Volontè dell' Udc, definendolo un documento ideologico che manifesta forme di intolleranza. Verso di chi? Si presume verso quegli stati che non condividono lo stesso indirizzo. I paradossi ci sono anche in Europa. Il parlamento che invita alla tolleranza, di illuministica memoria, sarebbe intollerante? Chi ha paura della tolleranza? Si tratta di panico o di odio?

Stop Discrimination! Non valorizzano il "panico gay" nello Stato di Washington. Proprio oggi, martedì 31 (evviva!!!), entrerà in vigore una normativa che aggiunge l'orientamento sessuale alla lista dei motivi per le discriminazioni messe al bando. Mentre in Cecoslovacchia il parlamento ha approvato una legge che riconosce diritti ereditari e coperture sanitarie ai partner dello stesso sesso. Da noi, invece, "tollerare", nel senso di riconoscere le ragioni degli altri, non vale la pena. I pacs? No, grazie, ha detto il premier. Aggiungendo che gli omosex non vanno discriminati. Cioè non è il caso di riconoscere loro diritti. Trattiamoli però con "garbo". I paradossi sono una specie migratoria , sciamano dalla California, all´Europa, all´Italia, nella stagione delle elezioni…

Chiedere scusa. Incidenti d´auto e choc che non dipendono dalla nostra volontà vanno in parte dimenticati. Se la paura ci paralizza e non viviamo più. Ci sono eventi che vanno ricordati sempre, per la stessa ragione. Perché sono orrendi e, se dovessero ripetersi, non vivremmo più. La persecuzione contro gli omosex in Germania conta 100.000 persone arrestate, centinaia di castrazioni per ordine del tribunale e 15.000 deportati nei lager. C´è chi parla di 600.000 vittime: perché molti gay vennero arrestati in quanto ebrei o dissidenti. Solo nel 2002 il parlamento tedesco ha chiesto ufficialmente scusa agli omosessuali. Tantissimi esponenti della Wehrmacht erano stati riabilitati dopo il nazismo e, operando nelle istituzioni, si erano opposti a questo riconoscimento. Come le persone anche i pensieri possono essere riabilitati. Ritornano buoni in un´epoca, sebbene siano stati criminali. Se l´odio sembra sempre in agguato, i diritti invece non bisogna mai darli per acquisiti del tutto. Occorre ricordare che l´odio nei lager è lo stesso odio che uccide oggi tanti omosex e trans e che provoca numerosi suicidi soprattutto tra i giovani. Non si può invocare nessun "panico gay". Non è per paura che si aggredisce o si uccide un essere inerme.

da L'Unità on line

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