domenica, settembre 17, 2006

questo è giornalismo, bellezza

Maria Novella Oppo
Per il ritorno di Santoro in tv ci sarebbe da festeggiare, se non fosse che, come lui stesso ha ricordato, bisogna aspettare che tornino tutti gli epurati da Berlusconi. E chi ancora aveva nelle orecchie le note di Bella ciao, si è trovato di fronte a sorpresa, in apertura di "Anno zero", addirittura un´aristocratica, ovviamente bellissima. Così come il pezzo forte dell´intervista è stato affidato da Santoro a un´altra bellissima, la giornalista Rula Jebreal. Ma, dopo un avvio così accattivante, i filmati hanno messo subito il dito nella piaga: la sofferenza degli immigrati, la loro riduzione a schiavitù, vista in parallelo con il pur giustificato fastidio dei ragazzi di un quartiere milanese che fanno le ronde contro gli «invasori». E incredibilmente, alla fine del programma, i due punti di vista quasi combaciano. Il ragazzo Oscar, uno fra mille, ce la fa a capire, fa un passo avanti fuori dal suo condominio. E con lui, sulla sua faccia, il pubblico legge la sua stessa insofferenza che si fa conoscenza. Perché questo è giornalismo tv e non il divismo dei lottizzati.
www.unita.it
Che dire, non solo adoro quel che dice e come scrive questa donna, ma non mi delude mai mai mai.
Leggerla è la consolazione per ogni giornata storta ed è il premio per ogni giornata giusta.
Su anno zero solo una cosa non mi è andata giù, il tentativo di Santoro di fare per un secondo la tv del dolore, quando ha chiesto a Oscar, che parlava di un amico morto 'cosa gli diresti adesso se fossimo in collegamento con il paradiso' ...s'aspettava le lacrimucce?
Michè non si fa, famo le persone serie per favore.
Per il resto BELLISSIMO.

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