mercoledì, settembre 27, 2006

La prigione di Gaza

Riporto testuale dal sito dell'Unità:
(non so scherzare su queste cose)

L'inviato Onu per i diritti umani: Gaza trasformata in una prigione

Israele ha trasformato la Striscia di Gaza in una «prigione per i palestinesi». E ha gettato via la chiave. Lo ha detto il relatore speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori occupati, il sudafricano John Dugard, sostenendo che le condizioni di vita sono ormai «intollerabili, spaventose, tragiche».

Una relazione dura, quella presentata da Dugard, davanti al neo-istituito Consiglio Onu per i Diritti Umani di Ginevra che ha preso il posto della vecchia Commissione omonima. La situazione, sostiene, peggiora di anno in anno. E, dal rapimento del soldato israeliano Gilad Shalit, «la gente è soggetta a continui bombardamenti ed incursioni militari in cui oltre 100 civili sono stati uccisi ed altre centinaia feriti». Per Dugard «in altri Paesi tale processo potrebbe essere descritto quale pulizia etnica, ma la correttezza politica proibisce un tale linguaggio quando si tratta di Israele». Ma l´affondo è anche rivolto anche al resto del mondo: «Se la comunità internazionale non è in grado di assumere una qualche iniziativa al riguardo – ha affermato - non ci si deve poi sorprendere se la gente non crede che ci sia un serio impegno per la tutela dei diritti dell'uomo». Accuse a Usa, Unione Europea e Canada per aver congelato i finanziamenti all'Autorità Nazionale Palestinese come ritorsione dopo l'avvento al governo dei radicali di Hamas.

Irritata la reazione del governo israeliano, che in un comunicato ha definito «allarmante la sconnessione» tra il rapporto di Dugard e l'esperienza vissuta dai cittadini israeliani, costretti a dover continuare ad «affrontare la quotidiana minaccia del terrorismo palestinese».

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