sabato, agosto 04, 2007

risposta a Prodi

Compagni,
ho letto la lettera, dedicata a chi ha votato ed ha espresso la preferenza per i partiti di sinistra, del Presidente del Consiglio.
Già amareggiata per il percorso che vede parte della coalizione distruggere l'idea e l'essenza di una sinistra, avere anche la sensazione di essere immersa in un calcio mercato amplifica questa amarezza.
I DS hanno deciso di aprire un nuovo capitolo, con il risultato di non avere nè una politica di sinistra nè la fermezza di salvaguardare il programma e le loro idee in vista di un nuovo partito, in quanto per paura di non aver vie di fuga, si ritrova a dover lasciare mille porte aperte e dire di si un po' a tutti.Quei tutti che a noi per storia, per moralità, per valori, non piacciono.
Porte aperte e concessioni un po' a tutti, quelli non di sinistra, lanciando a volte ma anche spesso sferzate contro i compagni che non hanno mai distinto bandiere o partiti quando era necessaria una mobilitazione importante o anche per una semplice festa dell'Unità.
Scandalizzandosi se un segretario di partito va ad una manifestazione coerente con le sue idee, con quelle degli elettori, con la storia, evitando di scandalizzarsi se altri vanno a manifestazioni contro il programma solo perchè non estremisti.
Trovo piu' estremista andare ad una manifestazione che chiede nella piattaforma (i manifesti in piazza S.Giovanni erano espliciti) "nessun diritto per le coppie di fatto" dovrebbe essere perfino anticostituzionale.
Trovo più scandaloso che partiti che hanno sottoscritto un programma e di sinistra, non vadano ad una manifastazione per i pacs e la laicità dello stato.
Trovo opportunista una lettera dove si ringraziano gli elettori e si prende atto che gli stessi elettori non sono parchi di critiche. Critiche riconosciute non preconcette.
Ma queste critiche non vengono comunque prese in considerazione ed ascoltate.
Il Presidente è concorde nel ritenere che la sinistra, (cosiddetta radicale) è leale al governo e che troppe cose ha dovuto mandare giù nella salvaguardia della lealtà del patto, mi chiedo come mai allora, dagli stessi ministri e politici dei due partiti di maggioranza, arrivino puntualmente patentini di "irresponsabilità" o di "inaffidabilità" alla stessa sinistra leale.
Mi chiedo come mai, la lealtà, viene ripagata accontentando partiti più centrali e con anche percentuali inferiori.
Che ci siano elettori che contino di più? O semplicemente perché, visto che la lealtà è assicurata, meglio accontentare confindustria, partiti della cdl, partiti con persone che sono state nella cdl e non hanno avuto problemi a sentir definire tutto il csx come portatore di morte miseria e terrore appoggiando anche leggi non propriamente rispettose verso l'uguaglianza e la giustizia? E' una coalizione di centrosinistra o il sinistra deve venir eliminata a suon di decreti legge e giornali?
Una coabitazione serena, si augura, ma una coabitazione serena è possibile se il rispetto dei patti è bilaterale.
Il rispetto del patto di 282 pagine, chiamato programma non c'è. Il rispetto di tutte quelle politiche che hanno portato un elettore di sinistra (sempre radicale) a votare una coalizione non proprio perfetta, non c'è ancora.
Bisogno di tempo, forse è vero, ma non credo assolutamente che riforme come i pacs vedranno mai la luce, anche tra due di anni.
Bisogno di tempo, certo, ma con una maggioranza ristretta, cosa che ci viene sempre fatta notare, e quindi con il pericolo che il governo cada, non sarebbe forse meglio sbrigarsi almeno sulle leggi strutturali come conflitto di interessi o eliminazione di tutte le altre leggi ad personam? Dal momento che viene ancora fatto notare quale sia il pericolo di una destra che non rispecchia i canoni di una destra liberale classica.
Da cittadina comune non posso non ricordare la vecchia bicamerale, e quindi pormi delle domande.
Nella lettera il Presidente mi parla di concertazione, concertazione che non ho sentito sulla base di Vicenza, non ho percepito sul problema Afghanistan, non ho percepito sul problema pensioni e precariato.
Forse si riferiva ad una concertazione verso il centro, confindustria e di nuovo non verso la sinistra.
Più che una lettera agli elettori di sinistra sembra più un convincere che le colpe siano di altri, di terzi, non si sa bene di chi.
Nostra no, loro no. Di chi?
Dove sono finiti i punti del programma? Che si aspetta? Possiamo permetterci di aspettare tutt'Italia le primarie del PD perchè fino ad allora ed anche dopo non bisogna scontentare nessuno? (Sinistra esclusa, ovviamente)
Da cittadina, ritengo il mio voto non una crocetta ma un atto importante che deleghi.
Bene, per avere il mio prossimo voto, fermo restando che non rinuncero' al diritto di voto, nei 5 anni devo aver visto una commissione parlamentare su Genova ed i responsabili pagare, una presa di posizione chiara sulla Palestina e sui territori accordati nel '67, l'eliminazione dello sponsor (un po' burla) nella legge per l'immigrazione, un netto cambiamento della politica in Afghanistan (come promesso dal Ministro degli Esteri)
che le intercettazioni siano pubbliche perchè altrettanto (e forse più importanti) dei bilanci, che quelli si sono pubblici, i PACS, le preferenze libere nelle elezioni, in quanto mio diritto votare un personaggio che sia pulito e limpido coerente e premiarlo, eliminazione totale delle leggi ad personam, conflitto di interessi blindato, welfare che possa essere definito tale, la convinzione di vivere in uno stato libero e laico e sicuramente il mio voto non ricadrà su partiti che abbiano persone che siano state nella cdl negli ultimi dieci anni o persone che abbiano anche solo tentato di fare del revisionismo storico. La resistenza e la Costituzione sono la mia storia. Irrinunciabili.
Non è possibile? Difficile? Milioni di cittadini, tutti i giorni si scervellano per risolvere problemi irrisolvibili sul lavoro per uno stipendio medio di 1000 euro al mese, senza essere statisti o strateghi politici.
Il programma è stato sottoscritto, io l'ho approvato e votato, come arrivare ai risultati non è un mio problema.
Quando si fa un contratto o un programma si mette in conto la responsabilità di rispettarlo. Se si è tra persone serie.
Sinceramente, non ritengo di essere un elettore che si fa passare le cose sotto il naso, io, come tanti, tanti, tanti altri.
Probabilmente non comprendo la politica fatta di compromessi a costo basso (vedi per interessi personali o convenienze di breve periodo) e non comprendo la politica fatta di parole che cambiano ogni due giorni perché oggetto di critica di uno o più giornali della parte avversaria.
Comprendo un mandar giù cose per non darla vinta a chi ha stabilito da tempo che parte della cittadinanza, quelli della sinistra radicale, siano scomodi. Comprendo un mandar giù cose perché altrimenti si fa il gioco di chi fa politiche che non accetto. Non ci si suicida di certo. Ma una cosa è uno sguardo politico a largo raggio, un'altra è un gioco delle tre carte.
Ma pur non comprendendo la politica del "meglio tanti voti al costo della rinuncia degli obiettivi prefissati", sono comunque una che va a votare e destinataria della lettera del Presidente del Consiglio.
Probabilmente anche Pertini o Berlinguer non le capivano queste cose o forse si, ma sono rimasti comunque coerenti con leloro idee e le cose non le mandavano a dire, non avevano il terrore dell'articolo contro sul giornale del partito dell'opposizione.
Certamente la "questione morale" è un concetto che non si sente da molto tempo, e da un governo di sinistra, mi sconcerta e mi delude.
Per cui, chiederei al Presidente del Consiglio, che la prossima volta, nella lettera aggiunga promesse reali e tempistiche in modo da poterle monitorare, e verificare, non richiesta di tempo o scusanti. Sembra tanto marketing, ma se mi fosse bastato o piaciuto il marketing politico, forse avrei votato diversamente, chiedo risultati che rispettino determinati valori. Legalità, uguaglianza, libertà, politica sociale.
I cittadini quando si trovano a dover pagare una bolletta o andare in ufficio, o risolvere problemi di vita reale, non hanno nessuno che gli dia tempo o scusanti, si impegnano. Ai cittadini "normali" viene chiesto di ingegnarsi.
S'ingegnino.
Inoltre che le cosidette critiche le valuti, le ascolti ed agisca di conseguenza, chiacchiere non servono, fanno perdere solo tempo, torni ad essere un governo che i suoi elettori li rispetta e che elimini lo scollamento con la base ormai troppo evidente da tempo, soprattutto da quei partiti che la sinistra hanno deciso non sia "necessaria" (fino alle prossime elezioni), riprenda in mano il programma e vada dritto per quella strada, non verso "cambiamenti di coalizione" come saggiamente confermato ultimamente da qualcuno.
Il mio voto serve per ottenere dei risultati, ogettivi e palpabili, non per un derby destra-sinistra con arbitro del centro, pertanto viene riconfermato o meno a chi mantiene le idee di aprile 2006 e raggiunge gli obiettivi. Nel caso della sinistra (prc, pdci) con le attenuanti del caso, attenuanti che non vedo per i partiti maggiori.
Veniamo da lontano, andiamo lontano, tutto sta a capire se vogliono che ci si vada da soli, ci metteremo il triplo di energia.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

per quanto mi riguarda:

1) concordo che questo governo abbia una tendenza a derogare il programma per accontentare le spinte centriste, cattoconfindustriali

2) concordo il ricordare che i politici hanno il DOVERE di rappresentare le nostre richieste nelle sedi istituzionali

3) concordo con quasi tutte le richieste che fai(al proporzionali con preferenza preferirei l'uninominale)

4) farei un appunto anche alla Sinistra radicale che spesso e volentieri difende posizioni nondifendibili(il NON innalzamento dell'età pensionabile) e basate sulle fobie della popolazione (le grandi opere). Sarebbe più costruttivo che essa si adoperasse per orientare lo sviluppo in un determinato modo piuttosto che negando il problema

Anonimo ha detto...

'Non ci si suicida di certo'

Ecco, non vorrei che con questa spada di Damocle del suicidio, si finisca con l'accettare tutto.

Io ormai sono convinto che queste persone (TUTTE) non porteranno cambiamenti in Italia. E io sono stufo da un pezzo di essere preso in giro. Il conflitto di interessi non lo toccheranno MAI. Perché chi più chi meno sono tutti 'interessati' appunto.

Altrimenti sarebbe stata la PRIMA legge che avrebbero fatto.

Questa cosa mi sembra evidente da un pezzo. E' inutile perseverare. E' diabolico poi. Se poi non vogliamo vedere le cose, beh, allora non si va da nessuna parte così.

Ci vuole coraggio nel prendere in considerazione i cambiamenti *radicali* e pensare che chi vive sperando muore candando.

'viene riconfermato o meno a chi mantiene le idee di aprile 2006'

e se per assurdo nessuno dovesse mantenerle?

Anonimo ha detto...

Prodi: 'aumentare la lotta al precariato che già è stato limitato dalle politiche sul cuneo fiscale.'

limitato?

mi ricorda la frase di Veltroni:

'non bisogna trascurare quanto di buono è stato fatto'

è stato fatto qualcosa di buono?

Mi ricorda qualcuno del Governo precedente, che non solo negava l'esistenza dei problemi, ma si autoglorificava per 'le cose buone' che facevano.
Corsi e ricorsi storici...

Vabbè, tolto il PD cosa rimane? PRC e PDCI...hmmm...sempre per paura del suicidio, mi ricordo di un 'dissidente' cacciato via perché troppo comunista...