moti d'orgoglio e di speranze
In un mondo ormai sempre più legato e relegato nella convinzione che esista un univoco sistema di mercato, che non si possa fare a meno del capitalismo, quando ormai tutto sembrava ovvio, quando tutto era sedimentato, quando anche a sinistra le forze di lotta iniziavano a mancare... un vento nuovo soffia, leggero come una brezza, rinfrescante come il vento di primavera, caldo come un vento appassionato...
E dopo anni il caldo vento soffia ancora una volta dall'america Latina.
Uscendo dai binari, viene da sorridere pensando ai due termini che compongono questo binomio
America, sinonimo di libertà, di padri pellegrini, di diritti sanciti dalla costituzione ma oggi sinonimo anche di dittatura, oppressione capitalismo, guerre, invasioni, multinazionali, terrorismo.
Latinità, sud, il caldo, la gioia di vivere, il coraggio, la resistenza, le rivoluzioni.
Ci danno un'ulteriore lezione, le lotte, le speranze, la rinascita puo' avvenire non solo con la rivoluzione ma semplicemente applicando la Democrazia.
Non solo, anche avendo portato la sinistra alla gestione, questo non toglie il diritto, la forza e la responsabilità di chiedere ancora, di chiedere il rispetto delle terre, il rispetto dei diritti, il rispetto dei principi insindacabili di giustizia.
Quella terra, dal 1947 attraverso il patto di rio de janeiro, tutela economica degli stati uniti, terra macerata da imperialismi, è l'unico respiro di rinnovamento socialista in un planisfero fermo, politicamente ancorato, economicamente sogetto alle solite 4 teorie economiche che più che risultati per il popolo hanno portato errori, morte, miseria, ingiustizie, distruzioni e catastrofi.
Risultati tangibili, documentati, attuali e sotto gli occhi di tutti, non il semplice slogan di qualche anticapitalista.
Passo dopo passo, elezione dopo elezione, ben 9 paesi in meno di 2 anni,-Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Equador, Haiti, Nicaragua, Peru', Venezuela- hanno iniziato il cammino del sogno bolivariano, hanno lanciato la sfida di "un mondo diverso è possibile".
Lontani dalla servitù senza se e senza ma agli Usa, vivono e ci fanno vivere un sogno.
La lezione è chiara, attraverso la conoscenza della finta democrazia americana, del fallimento del capitalismo, della cancellazione della giustizia economica, il popolo ha sempre e comunque un moto d'orgoglio, di massa, e se ne dissocia, attuando una forte opposizione alla globalizzazione neoliberista.
Insomma, America Latina, dal Che a oggi, passando e superando le dittature USA, pinochet, Peron, grida ancora una volta Hasta Siempre.
Per loro, per noi e anche per chi, qualcosa nel profondo ce lo ha lasciato
Perchè la storia siamo noi.
aspettiamo il 2008 con fiducia
(a latere...sapete chi ha avuto il coraggio di denigrare un po' di sta gente??? inizia con massimo e finisce con D'Alema! )
besos;)
Ladytux